Investire in immunizzazione: un passo verso il futuro della sanità globale
Nel cuore del Belgio, a Wavre, si è tenuto un incontro cruciale che potrebbe segnare una svolta nel modo in cui percepiamo l’immunizzazione nell’arco della vita. Gli esperti riuniti presso il sito produttivo di Gsk, il più grande del mondo dedicato ai vaccini, hanno lanciato un appello durante la settimana mondiale dell’immunizzazione, sottolineando una verità spesso trascurata: la prevenzione attraverso la vaccinazione adulta deve divenire una norma consolidata, un investimento sul futuro della nostra salute globale.
Una popolazione che invecchia richiede una nuova strategia
Con un aumento previsto delle persone oltre i 60 anni di oltre un terzo entro il 2030, la sfida è imminente. La progressiva riduzione dell’efficacia del sistema immunitario che si verifica con l’invecchiamento, nota come immunosenescenza, richiede una risposta decisa e informata. L’accento non viene più posto solamente sulla prevenzione delle malattie infantili ma si sposta verso un approccio olistico che considera l’immunizzazione come una pratica da mantenere attiva durante tutta la vita.
La vaccinazione come investimento: cifre alla mano
Il dato è allarmante: i G20 perdono circa 1000 miliardi di dollari in produttività ogni anno a causa di malattie prevenibili nella fascia d’età 50-64 anni. Questo rappresenta un campanello d’allarme sull’importanza di vedere l’immunizzazione non solo come un costo ma come un vero e proprio investimento capace di generare ritorni economici tangibili. In un’Europa in cui solo il 77% dei Paesi dedica meno dello 0,5% del proprio budget sanitario all’immunizzazione, l’Italia emerge con un piano di investimento di 800 milioni di euro nel quinquennio 2020-2025, sottolineando l’importanza che il Paese attribuisce alla prevenzione.
L’impatto economico e sociale della vaccinazione
Gli studi parlano chiaro: l’investimento in programmi di immunizzazione genera un ritorno economico misurabile. L’Herpes zoster e l’infezione da pneumococco, con tutti i costi diretti e indiretti associati, evidenziano come la mancata protezione abbia un impatto non solo sulla salute dei singoli ma sull’economia nel suo complesso. Ogni euro investito nella vaccinazione degli adulti si traduce in un ritorno di oltre 4 euro in termini di crescita e produttività, delineando un orizzonte in cui la prevenzione diventa un pilastro per lo sviluppo sostenibile.
Un mondo frammentato alla ricerca di uniformità
La situazione internazionale mostra una frammentazione nelle politiche vaccinali, con esempi virtuosi come l’Australia che si contrappongono a realtà meno organizzate. In questo scenario, l’Italia viene elogiata per la gestione delle campagne vaccinali durante il Covid-19, un modello di efficienza e di coinvolgimento della popolazione che potrebbe e dovrebbe essere emulato per altre immunizzazioni.
Invecchiare in salute è un diritto e una necessità per le società moderne; una sfida che richiede un cambio di paradigma nelle politiche pubbliche e negli investimenti. La prevenzione e l’immunizzazione lungo tutto l’arco della vita rappresentano non solo una scelta etica ma una strategia economica vincente. In una corsa contro il tempo e contro la perdita di produttività causata da malattie prevenibili, l’incontro a Wavre si pone come un punto di partenza, non di arrivo. La strada è tracciata: investire oggi in immunizzazione significa costruire una società più resiliente e più sana per il domani.