Quando il mondo del web incontra l’aula universitaria: il caso di Giulia De Lellis

In un’epoca in cui i confini tra settori tradizionali e nuovi media sembrano sempre più labili, l’invito di Giulia De Lellis a tenere una lezione alla prestigiosa università Bocconi ha scatenato dibattiti e polemiche. Questo episodio solleva interrogativi profondi sull’evoluzione del mondo accademico e sul ruolo degli influencer nel panorama contemporaneo.

Le critiche e la difesa

La decisione di coinvolgere una beauty influencer come Giulia De Lellis in un contesto accademico rigoroso come quello del master in Fashion, experience & design management ha suscitato sorpresa e, in molti, scetticismo. Le reazioni negative non hanno tardato ad arrivare, calcando sulla presunta inadeguatezza della influencer rispetto agli standard universitari. La risposta di Giulia De Lellis, tuttavia, ha rivelato una dimensione spesso trascurata del fenomeno influencer: l’imprenditorialità.

Un’inedita fusione tra mondi

La De Lellis ha sottolineato come la sua presenza alla Bocconi non fosse finalizzata a parlare superficialmente di trucchi e mode, bensì a condividere la storia di un brand nato “dal nulla” e cresciuto grazie a una comunicazione innovativa e diretta. Al di là delle opinioni personali, questo episodio testimonia come l’impresa digitale possa essere oggetto di studio e riflessione in ambiti tradizionalmente distanti dal web.

Il valore educativo degli influencer

Emergono quindi nuovi spunti di riflessione sull’importanza educativa che figure come Giulia De Lellis possono assumere. La trasmissione di conoscenze pratiche su come costruire e gestire un brand nell’era digitale apre uno spiraglio su un mondo spesso ignorato dai curriculi accademici, ma estremamente rilevante per gli aspiranti imprenditori e manager.

Non solo influencer, ma imprenditori

Il caso della lezione alla Bocconi ci invita a considerare gli influencer sotto una luce diversa: non più solo icone di stile o celebrità del web, ma veri e propri imprenditori capaci di creare valore e innovazione. La strada intrapresa da Giulia De Lellis dimostra come, dietro ai post e ai tutorial, si nasconda spesso una realtà imprenditoriale complessa e sfaccettata, degna di attenzione e studio anche nel contesto universitario.

Riflessioni finali

Le polemiche sollevate dall’evento potrebbero non placarsi facilmente, ma una cosa è certa: il mondo sta cambiando, e con esso anche le modalità con cui trasmettiamo e acquisiamo conoscenze. Gli influencer, con le loro esperienze e le loro storie, potrebbero rappresentare non solo un fenomeno mediatico, ma anche un’occasione per riflettere su nuove forme di educazione e impresa. La lezione di Giulia De Lellis diventa, in questo senso, emblematica di un più ampio processo di rinnovamento e apertura, segnando forse l’inizio di una nuova era per l’educazione manageriale.