L’arte della trasformazione: la rivoluzione della pasta secondo La Molisana

L’innovazione incrocia la tradizione

In un mondo che corre veloce verso il futuro, c’è chi riesce a tenere il passo con i tempi, senza però dimenticare le radici e l’essenza di ciò che è stato. È il caso de La Molisana, azienda storica di Campobasso, che, in occasione di ‘Cibus’, la prestigiosa fiera agroalimentare di Parma, ha sorpreso il pubblico e gli intenditori con proposte che sembrano disegnare il nuovo confine dell’orizzonte culinario: la pasta con farina di lupini, lo spaghettone grosso, il rigacuore integrale.

“Hai presente quando incontri qualcosa di nuovo e senti che sarà per sempre? Ecco, questa è la sensazione che abbiamo voluto donare ai nostri consumatori, unendo il piacere della novità al conforto della tradizione”, afferma Giuseppe Ferro, amministratore delegato de La Molisana, delineando una filosofia aziendale che pare sfidare le convenzioni e le aspettative.

Una crescita sorprendente

L’azienda lascia alle spalle un anno di grandi soddisfazioni, dimostrato da numeri che parlano chiaro. Con un fatturato che supera i 450 milioni di euro, di cui 306 consolidati, La Molisana si conferma protagonista anche nel mercato estero, dove registra il 39% del proprio giro d’affari.

“Il nostro segreto? Ascoltare e anticipare i desideri dei nostri clienti, senza mai perdere di vista la qualità e l’innovazione. Questa è stato il motore della nostra crescita, anche oltreconfine”, dichiara Giuseppe Sacco, direttore export de La Molisana, evidenziando l’importanza di una strategia basata sull’ascolto e sulla capacità di innovare.

La pasta di lupini: una svolta proteica e gustosa

Nella corsa verso un’alimentazione sempre più consapevole e attentamente bilanciata, il lancio della pasta con farina di lupini si pone come una pietra miliare. Questo prodotto, già accolto con entusiasmo in mercati esigenti come gli Stati Uniti, la Germania e l’Australia, rappresenta la sintesi perfetta tra gusto e salubrità. “Eravamo alla ricerca di un prodotto che fosse in grado di rispondere alla crescente domanda di alimenti proteici, ma che al tempo stesso conservasse il sapore autentico della pasta italiana di qualità. La risposta? La nostra pasta di lupini, ovviamente”, sottolinea Sacco, descrivendo il processo creativo che sta dietro a questo innovativo alimento.

Una visione per il futuro

Davanti agli ottimi risultati ottenuti e le reazioni positive del mercato, La Molisana non si ferma. L’azienda guarda al domani con la curiosità e l’audacia che l’hanno sempre contraddistinta, pronta ad esplorare nuovi orizzonti del gusto e del benessere. “Il nostro viaggio verso l’innovazione non si ferma qui. Ci sono ancora tantissime storie da raccontare, attraverso i sapori della nostra terra e la passione che mettiamo in ogni singolo prodotto. La strada davanti a noi è ancora lunga e piena di sorprese”, conclude Ferro, invitando tutti a restare sintonizzati sulle future evoluzioni di questa straordinaria avventura culinaria.

Nella constellazione delle tradizioni culinarie italiane, La Molisana sembra aver trovato una stella polare dalla luce innovativa e rassicurante allo stesso tempo. Il viaggio della pasta, da semplice ingrediente a simbolo di benessere e innovazione, continua a stupire e a ispirare, lasciando intravedere un futuro in cui tradizione e innovazione viaggiano a braccetto, verso orizzonti di gusto sempre nuovi.