Le meraviglie e le sfide dell’agrumicoltura: uno sguardo verso il futuro
In una splendida giornata di aprile, precisamente l’8 del 2024, Catania diventa il palcoscenico di un evento che promette di segnare una svolta nel mondo dell’agrumicoltura: il convegno organizzato dall’Accademia dei Georgofili. Intitolato “Le sfide dell’agrumicoltura del futuro: nuove biotecnologie, innovazione varietale, patologie emergenti, crisi idrica, trasformazione industriale e gestione sostenibile dei sottoprodotti”, il convegno mira a diventare la bussola per navigare le acque talvolta tumultuose del settore agrumicolo.
Un inizio promettente
La giornata inizia con il prof. Mario D’Amico che, nelle vesti di Direttore del Dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, dà il benvenuto ai partecipanti con parole che sottolineano l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel mondo agricolo. Il Prof. Rosario Di Lorenzo, Presidente della sezione Sud-Ovest dell’Accademia dei Georgofili, non solo modera l’evento, ma pone le basi per un dialogo costruttivo e aperto sul futuro dell’agrumicoltura.
Le pilastri della ricerca e dell’innovazione
Il convegno entra nel vivo con gli interventi fococalizzati su ricerca, innovazione, e sostenibilità della filiera agrumicola, guidati dalla prof.ssa Alessandra Gentile e dal prof. Stefano La Malfa. I loro contributi illuminano i percorsi futuri della ricerca, mostrando come la scienza possa contribuire non solo alla soluzione dei problemi attuali, ma anche all’apertura di nuove frontiere per l’agrumicoltura.
Nuovo varietale e patrimonio genetico
Uno degli aspetti più intriganti del convegno è la relazione sulle “Nuove varietà e portinnesti per l’agrumicoltura italiana”, presentata dal dott. Marco Caruso e dal prof. Alberto Continella. La loro discussione apre uno sguardo sul futuro, dove l’innovazione varietale gioca un ruolo chiave nel rispondere alle esigenze di mercato e alle sfide ambientali.
Gestione integrata delle malattie
L’intervento dal titolo “Verso un sistema di gestione integrata di gravi malattie degli agrumi associate a patogeni sistemici”, a cui partecipano personalità eccellenti come il prof. Antonino Catara, la dr.ssa Grazia Licciardello e la prof.ssa Vittoria Catara, illustra l’importanza di strategie combinate per fronteggiare le malattie agrumicole. Questo approccio non solo mira a proteggere i raccolti, ma anche a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi.
Innovazioni nell’irrigazione e sostenibilità
La gestione dell’acqua, risorsa preziosa e sempre più scarsa, trova spazio nel dibattito con le relazioni sulla “Innovazioni nella gestione dell’irrigazione” di Simona Consoli e Giuseppe Cirelli. Esaminare metodologie avanzate per ottimizzare l’uso dell’acqua è essenziale nel contesto del cambiamento climatico e della sostenibilità.
Industria agrumaria: presente e futuro
Non si può parlare di agrumicultura senza toccare il tema dell’industrializzazione. Paolo Rapisarda getta luce su “L’industria agrumaria in Italia: Contesto attuale e prospettive”, evidenziando come il settore debba adattarsi alle richieste di un mercato in continua evoluzione, mantenendo al contempo pratiche sostenibili.
Il dialogo come chiave di volta
L’evento si arricchisce del contributo di figure chiave come Federica Argentati, Salvo Laudani, e Salvatore Rapisarda, che insieme discutono le opportunità e le sfide del settore, offrendo una visione a 360 gradi dell’agrume in Sicilia e in Italia.
Un orizzonte rivolto al futuro
Concludendo, l’Assessore Luca Sammartino ribadisce l’impegno della Regione Siciliana verso l’agricoltura, evidenziando come l’incontro di Catania rappresenti non solo un momento di condivisione del sapere, ma anche un punto di partenza per strategie future capaci di affrontare le sfide dell’agrumicoltura in una chiave sempre più sostenibile e innovativa.
Il convegno di Catania, quindi, non è soltanto una riflessione sulle metodologie attuali, ma un ponte verso il futuro dell’agrumicoltura, pronta a navigare le acque della tecnologia, della sostenibilità, e dell’innovazione.