Un viaggio alla scoperta della “Salute Circolare” con Massimo Polidoro e Ilaria Capua
In una fredda serata di aprile, il Teatro Menotti di Milano si trasforma in un crocevia di menti brillanti. È il 21 aprile e l’aria è carica di aspettativa per l’evento che sta per iniziare. La Scatola di Archimede, ciclo di incontri domenicali amato dal pubblico milanese, promette una serata all’insegna della scoperta e della riflessione sul futuro della nostra Terra e dei suoi abitanti.
L’incontro tra due mondi: Scienza e Salute Circolare
La luce si abbassa, il sipario si apre, e sul palco fa la sua entrata Massimo Polidoro, noto scrittore e divulgatore scientifico, accompagnato da una figura di spicco nel campo della ricerca scientifica: la professoressa Ilaria Capua. La serata è dedicata a un tema tanto complesso quanto affascinante: la Salute Circolare. Un concetto innovativo che Capua ha contribuito a diffondere e che sottolinea l’interconnessione esistente tra esseri umani e altre forme di vita, in un equilibrio simboleggiato dai quattro elementi fondamentali: acqua, aria, terra e fuoco.
Attraverso dialoghi accattivanti e aneddoti, i due ospiti esplorano come le sfide poste dal cambiamento climatico, dalle emergenze sanitarie globali e dall’utilizzo dei big data possono essere affrontate sotto una nuova luce, grazie a questa prospettiva innovativa. La Salute Circolare non è solo un modello teorico, ma una vera e propria filosofia d’azione, che invita a considerare ogni intervento sulla Terra e sull’ambiente come una scelta che influisce sull’intero ecosistema.
Una lezione dalla pandemia
La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova la nostra società, ma ha anche offerto importanti lezioni. Polidoro e Capua riflettono su come l’emergenza sanitaria abbia evidenziato l’importanza di una visione olistica della salute, che includa fattori come l’informazione, l’etica, la governance, le risorse economiche e le relazioni internazionali. Questa è la direzione in cui dobbiamo muoverci per garantire un futuro sostenibile per il pianeta e per l’umanità.
Un invito a partecipare
Per chi desidera essere parte di questa riflessione, il Teatro Menotti offre un’opportunità unica. Focus, in collaborazione con il teatro, mette a disposizione 10 biglietti gratuiti per chi desidera partecipare all’evento, su richiesta all’indirizzo promozione@teatromenotti.org. Per chi non dovesse riuscire ad accaparrarsi uno dei biglietti gratuiti, non c’è motivo di preoccuparsi: i biglietti sono disponibili a un prezzo scontato di 10 euro.
La varietà come chiave dell’evento
Ad arricchire la serata, contributi artistici e scientifici diversificati: dalla fisarmonica di Nadio Marenco all’umorismo di Francesco Lancia e Chiara Galeazzi, fino alla presenza di alcuni tra i più eminenti ricercatori del Politecnico di Milano. Questi elementi trasformeranno l’incontro in un’esperienza culturale a tutto tondo, dimostrando come scienza e arte possano fondersi per creare momenti di riflessione profonda e allo stesso tempo accessibile a tutti.
La Scatola di Archimede non è solo un evento, ma un ponte verso il futuro, un modo per omaggiare il lavoro di pionieri come Piero Angela e riflettere sull’impatto delle nostre azioni sul mondo. È un viaggio attraverso le possibilità che la scienza e l’impegno comune offrono per navigare le sfide che ci attendono, rendendo ogni partecipante non solo spettatore ma anche protagonista del cambiamento.
Nella cornice del Teatro Menotti, l’invito è dunque a guardare oltre le apparenze, a riconsiderare le nostre priorità e a immaginare insieme il mondo che verrà. La serata del 21 aprile si preannuncia come un momento di riflessione collettiva, dove la scienza incontra la cittadinanza in un dialogo aperto su come affrontare i grandi temi del nostro tempo, operando scelte consapevoli per un futuro sostenibile e inclusivo.