Quando lo Sport incontra la Psicologia: riflessioni da una serata con Deborah Landa
In un’atmosfera conviviale ma carica di aspettative, il Panathlon Club Mondovì ha ospitato Deborah Landa, figura eminente nel campo della psicologia applicata allo sport. Una professionista che, con il suo bagaglio di esperienze e studi, ha gettato luce su un aspetto spesso trascurato ma fondamentale dello sport: il benessere psicologico degli atleti.
Un viaggio nella mente dell’atleta
Le parole di Deborah hanno solcato il vasto mare della psicologia sportiva, evidenziando come un approccio olistico allo sport possa effettivamente fare la differenza nella performance e nella vita degli atleti. Il dialogo ha viaggiato attraverso diverse discipline, dai campi di calcio, alle piscine, fino alle piste di pattinaggio, rivelando come ogni sportivo, indipendentemente dall’età e dal livello, possa trarre benefici immensi da un supporto psicologico adeguato.
La figura dello psicologo nello sport, secondo Landa, non si limita a interventi post-trauma o nella gestione dell’ansia da prestazione, ma si estende nella costruzione di una solida fondazione mentale. Una fondazione che permette agli atleti di affrontare con resilienza le sfide, di gestire lo stress e di trovare quella motivazione intrinseca che trasforma l’allenamento e la competizione in un percorso di crescita personale e collettiva.
L’importanza del gioco e della squadra
Particolarmente interessante è stata l’enfasi sulle attività ludiche, soprattutto quando rivolte ai giovani atleti. Il gioco, come strumento psicologico, assume un ruolo chiave nell’educazione sportiva, promuovendo la coesione di squadra e aiutando i giovani a scoprire il vero significato della competizione: un’opportunità di superare se stessi, prima ancora che gli avversari.
La serata si è dipanata tra aneddoti e studi di caso, con la Dott.ssa Landa che ha condiviso esempi concreti di come l’intervento psicologico abbia migliorato la performance e il benessere di atleti di diverse discipline. Il suo lavoro presso il Centro Sportivo “C’entro Sport e Momenti” di Caselle Torinese, così come il suo ruolo all’interno della Federazione Italiana Giuoco Calcio, testimoniano l’efficacia di un approccio multidisciplinare nello sport.
Una visione olistica dello sport
La figura dello psicologo sportivo emerge, dalla narrazione della serata, non solo come un professionista a sé stante, ma come parte integrante di un team multidisciplinare, al fianco di allenatori, nutrizionisti e fisioterapisti. È questa sinergia che consente di avvicinarsi al massimo potenziale dell’atleta, considerando la persona nella sua interezza: corpo, mente e spirito.
Conclusione: verso un nuovo paradigma dello sport
Il racconto della Dott.ssa Landa ha acceso nei presenti una nuova consapevolezza: l’eccellenza nello sport non si raggiunge solo con l’allenamento fisico, ma coltivando anche la mente e l’anima dell’atleta. Attraverso il suo intervento, è stata tracciata una mappa verso quello che potrebbe essere il futuro dello sport: un campo dove la psicologia non è più vista come un intervento correttivo, ma come parte integrante di una preparazione atletica di alto livello.
La serata si è conclusa con un senso di speranzosa anticipazione, lasciando nell’aria la domanda: se questo è il presente della psicologia sportiva, quali vette potremo raggiungere domani? Una riflessione che non si prospetta solo di interesse per gli psicologi o gli sportivi, ma per chiunque creda nel potere trasformativo dello sport.
c.s.